Dalla Rivista ARTE IN (marzo 1992)
La Galleria Rondanini, in collaborazione con la Regione Lazio e l'intervento della
Provincia, ha proposto recentemente, per la cura critica di Bruno Mantura,
l'antologica dei dipinti realizzati tra il 1976 e il 1991 dal pittore romano Claudio
Marini. Le tappe del percorso della ricerca risultano rappresentate in maniera
quasi esaustiva mancando soltanto, per scelta dell'artista medesimo, i grandi
lavori del periodo della Biennale di Venezia del 1982: tre opere con le quali
Marini si presentava ad "Aperto 82" segnalato da Giovanni Carandente. Emerge
con chiarezza dalle oltre centotrenta opere qui documentate, la componente
intimamente lirica della ricerca dell'artista. Questa a sua volta s'intreccia ad una
sottile, in certo modo drammatica, vibrazione di natura esistenziale, già peraltro
presente fin dai vecchi lavori, per esempio nel Cascami di cotone del 1977,
rutilanti di colore. E che si sviluppa fino ai recenti cementi e acrilici con ometti su
mediodens, dall'autore stesso ritenuti vicini ad un'area definibile «pop di me
moria", i quali testimoniano ancora oggi del vivo interesse che l'artista ha per la
sperimentazione tecnica e materiologica.